Pappamondo

Pappamondo, 2021     

rame, argento 80 cm

Come in un grande film onirico felliniano, ce lo siamo mangiati questo mondo, pappato poco per volta nell’ingordigia, come tanti Cerberi danteschi pronti a rimpinzarsi di nulla senza sentirsi mai sazi e appagati. Cerberi sofferti e inquieti,  portati a confondere il desiderio con la bramosia; il sogno con il bisogno; la tensione all’abbondanza con l’avidità. Con occhi più grandi della pancia, schiavi di una fame insaziabile abbiamo ingurgitato qualsiasi cosa, purché il vuoto si placasse, sempre alla ricerca del di più, oltre ciò di cui abbiamo davvero bisogno.  Abbiamo riempito il vuoto dell’amore e della solitudine prendendo quel che c’era, quando c’era, senza star troppo a chiederci quanto ci nutrisse davvero. E nel sogno rimpinzati di ciò che il vuoto crea, appenderemo le liste  di tutto ciò che abbiamo e che ci rende felici, ciò che ci fa sentire nutriti e appagati. Appenderemo le liste anti vuoto in un punto in cui potremo vederle ogni giorno e riempiremo le otri del bisogno, non solo nei sogni.